Lavorare al progetto per la Fondazione Museo FILA mi ha permesso di rievocare la spensieratezza dell’infanzia e di riflettere sul concetto di realizzazione, parte integrante della donna che sono oggi. Inoltre, visitare il tuo museo e studiare la F-Box ha immediatamente fatto emergere il mio amore per la Pop Art e per artisti come Robert Indiana. Quindi posso dire che FILA e il suo DNA sono molto più una parte di me di quanto avrei potuto pensare!
Penso che siano importanti e significativi: già negli anni ’60, proprio mentre la Pop Art stava esplodendo, designer come Yves Saint Laurent attingevano pesantemente alla storia dell’arte, come per il famoso abito ispirato ai dipinti di Mondrian. La moda ha la capacità di trasmettere messaggi su larga scala e questa è un’enorme opportunità per un artista. In passato, insieme ad un amico stilista, avevo già incontrato il mondo della moda, ma ovviamente l’occasione che FILA mi ha offerto adesso è un grande onore.