Sono cresciuta con l’idea che dopo gli anni ’70 il razzismo non esistesse più, che le donne avessero uguali diritti e che gli Stati Uniti fossero il luogo in cui i sogni diventano realtà. Tuttavia, un giorno durante una mostra, qualcuno mi ha chiesto perché dipingessi così tanti bambini di colore, e improvvisamente ho capito che per me erano semplicemente dei bambini, ma a quanto pare non era lo stesso per il resto del mondo.
Penso che negli ultimi anni, invece di migliorare, la discriminazione di genere e razza sia invece sempre più in faccia e in tutte le notizie. Attraverso il mio lavoro cerco di far riflettere, con il sorriso, su temi importanti, perché non credo nelle critiche fine a se stesse, e nemmeno nella satira che troppo spesso sfocia in cattivo gusto.
Credo negli esempi positivi, credo nel bene, nei sorrisi dei bambini che sono il nostro futuro e credo ancora nel sogno americano; ecco perché gli Stati Uniti sono così predominanti nel mio lavoro. Nella mia ultima raccolta cerco di affrontare i temi per me più importanti e attraverso i quali mi sforzo di far diventare realtà le mie idee di qualche anno fa. Poco per volta.